GENERATORI DI VAPORE

Il generatore di vapore non è altro che una apparecchiatura affine alla caldaia di casa con dimensioni ovviamente maggiori e con una struttura interna robusta e ben ragionata. Consumando acqua, aria e combustibile il generatore di vapore produce appunto vapore saturo che può essere utilizzato tal quale o surriscaldato in praticamente tutte le produzioni industriali più disparate quali:

> Alimentare come la conserviera o la lattiero-casearia > Lavorazioni a base alcolica come vini o birre > Carta e cartone > Chimica e petrolchimica come prodotti base o resine > Gomma e plastica

I generatori di vapore sono continuamente alimentati da acqua che proviene dall’esterno. La qualità dell’acqua, quindi, è fondamentale per la sicurezza stessa dell’impianto. L’acqua erogata dalla rete idrica oltre ad essere a bassa temperatura, contiene normalmente diversi componenti, come particelle sospese e sostanze in soluzione a livello molecolare (tra le quali sali e gas) che, a determinate condizioni di temperatura e pressione, perdono la loro solubilità.
Con un primo livello di filtrazione, sempre necessario, si eliminano le particelle sospese, ma restano sali di iodio, di calcio e di magnesio, oltre a ossigeno e anidride carbonica, che sono tutte sostanze nocive per la salute di una caldaia a vapore. I sali di calcio e di magnesio, in particolare, determinano:

In presenza di pochi sali incrostanti, l’acqua è definita “dolce”, mentre al crescere della quantità di sali incrostanti l’acqua diventa via via più “dura”, ed è quindi poco indicata per alimentare un generatore di vapore.

Quando l’acqua supera i 100°C trasformandosi in vapore saturo (come accade nei generatori di vapore industriali), si verifica una condizione particolarmente favorevole alla formazione di INCROSTAZIONI (fig.3) l’Ossigeno rimanente nell’acqua instabile diventa causa di CORROSIONI (fig.4)